Il numero sempre più crescente dei contagiati dal nuovo Covid 19, ha messo a dura prova la sanità di tutto il mondo, impreparata a far fronte ad una così larga diffusione in un tempo abbastanza breve.
Anche se alcuni soggetti specialmente quelli delle fasce più deboli, sono più vulnerabili di altri, si è capito che il virus può far ammalare un adulto sano, di qualunque età.
In Italia il numero degli asintomatici non è noto, si parla infatti di soggetti che pur stando in salute, sono risultati positivi all’infezione del Covid 19, ma senza aver sviluppato i sintomi, sembrerebbe che chi ha introdotto il virus, fosse proprio un paziente asintomatico.
Il mondo medico ritiene che possano rappresentare un’importante fonte di contagio, proprio la loro presenza non rilevata , ha costretto il Governo ad emanare norme molto restrittive, tra cui quella del distanziamento di sicurezza, l’uso di mascherine e guanti ed una più accurata igiene delle mani.
Per queste persone l’unico modo per esser certi di risultare positivi è quello di sottoporsi ad un tampone naso faringeo.
La posizione degli asintomatici è la stessa che occupano i malati, infatti potrebbero essere in grado di contagiare gli altri, anche se in misura minore rispetto a coloro che manifestano i sintomi, quali: febbre persistente oltre i 37,5°C, tosse e dispnea.
E’ comunque difficile dire per quanto tempo i soggetti siano contagiosi, solo un ulteriore test sarà in grado di dire se sono positivi o negativi, ovvero che il virus non circola più nel loro organismo.
E’ prassi che dopo il primo tampone, che risulta positivo, gli asintomatici devono osservare un periodo di quarantena, che termina dopo 14 giorni, se nel frattempo non compaiono sintomi, altrimenti l’isolamento viene prolungato.